Islanda
Islanda
Non importa quanto vi siate preparati in anticipo: l’Islanda vi sorprenderà.
Coi suoi capricci metereologici e l’assenza di foreste, l’onnipresente muschio e una costante alternanza di ghiaccio e fuoco che stupisce i visitatori sin dai tempi di Jules Verne.
La mia prima volta in Islanda, una utilitaria affittata con due amici all’alba dell’ingresso dell’Euro, fu un viaggio incredibile.
Pur consapevoli che le esperienze più stupefacenti necessitano itinerari più impegnativi all’interno del paese, serbo un ricordo indelebile di ghiacciai, cascate, aree vulcaniche, cittadine sonnolente, piscine termali, dispetti metereologici; ritmi lenti, intere aree disabitate, fiordi incantevoli, abitanti di poche parole ma fin troppo socievoli al cospetto di una sbevazzata.
Le notti bianche.
Le balene e i pulcinella di mare.
Il turismo di massa ha scoperto il paese dopo l’eruzione dell’Eyjafoll che paralizzò il traffico aereo, uno stimolo che mi ha spinto a scandagliare l’isola con insistenza e creatività.
Ci prenderemo belle soddisfazioni, promesso…
Non importa quanto vi siate preparati in anticipo: l’Islanda vi sorprenderà.
Coi suoi capricci metereologici e l’assenza di foreste, l’onnipresente muschio e una costante alternanza di ghiaccio e fuoco che stupisce i visitatori sin dai tempi di Jules Verne.
La mia prima volta in Islanda, una utilitaria affittata con due amici all’alba dell’ingresso dell’Euro, fu un viaggio incredibile.
Pur consapevoli che le esperienze più stupefacenti necessitano itinerari più impegnativi all’interno del paese, serbo un ricordo indelebile di ghiacciai, cascate, aree vulcaniche, cittadine sonnolente, piscine termali, dispetti metereologici; ritmi lenti, intere aree disabitate, fiordi incantevoli, abitanti di poche parole ma fin troppo socievoli al cospetto di una sbevazzata.
Le notti bianche.
Le balene e i pulcinella di mare.
Il turismo di massa ha scoperto il paese dopo l’eruzione dell’Eyjafoll che paralizzò il traffico aereo, uno stimolo che mi ha spinto a scandagliare l’isola con insistenza e creatività.
Ci prenderemo belle soddisfazioni, promesso…
L’esperienza che vi propongo in Islanda è davvero unica: un itinerario che nessun operatore propone, poiché normalmente ci si avvale della facile accessibilità della Ring Road n1, la strada principale del paese che lo percorre in forma circolare, e che è meta costante di un massiccio afflusso turistico.
Ho pertanto elaborato un altro dei miei itinerari unici anche in Islanda: verrà percorsa soltanto una limitata porzione dell’arteria principale (ovviamente quella più interessante) e poi si abbandonerà il percorso asfaltato per dirigersi all’interno dell’isola, così da scoprire le aree geografiche più scenografiche ed entusiasmanti del paese.
Si atterra a Keflavik, e la prima, straordinaria destinazione si trova soltanto a qualche chilometro dal ritiro bagagli: la “Blue Lagoon” è una delle Spa più singolari del mondo: acque termali che sgorgano direttamente dal sottosuolo in uno scenario mozzafiato.
La temperatura di quasi 40 gradi centigradi e il colore blu cobalto invitano a indugiare più del necessario in questa gigantesca piscina a cielo aperto, ma si può anche optare per un trattamento massaggi o una maschera di fango, oppure rilassarsi nell’area apposita.
È questa una mera introduzione di un itinerario concepito per svelare ogni giorno scoperte inaspettate ed emozioni travolgenti.
L’esperienza che vi propongo in Islanda è davvero unica: un itinerario che nessun operatore propone, poiché normalmente ci si avvale della facile accessibilità della Ring Road n1, la strada principale del paese che lo percorre in forma circolare, e che è meta costante di un massiccio afflusso turistico.
Ho pertanto elaborato un altro dei miei itinerari unici anche in Islanda: verrà percorsa soltanto una limitata porzione dell’arteria principale (ovviamente quella più interessante) e poi si abbandonerà il percorso asfaltato per dirigersi all’interno dell’isola, così da scoprire le aree geografiche più scenografiche ed entusiasmanti del paese.
Si atterra a Keflavik, e la prima, straordinaria destinazione si trova soltanto a qualche chilometro dal ritiro bagagli: la “Blue Lagoon” è una delle Spa più singolari del mondo: acque termali che sgorgano direttamente dal sottosuolo in uno scenario mozzafiato.
La temperatura di quasi 40 gradi centigradi e il colore blu cobalto invitano a indugiare più del necessario in questa gigantesca piscina a cielo aperto, ma si può anche optare per un trattamento massaggi o una maschera di fango, oppure rilassarsi nell’area apposita.
È questa una mera introduzione di un itinerario concepito per svelare ogni giorno scoperte inaspettate ed emozioni travolgenti.
Il percorso entra nel vivo dopo aver visitato il cosiddetto “Circolo d’Oro”: visiteremo l’indescrivibile caldera dell’Askja e il sistema vulcanico di Laki e quindi il più bel lago d’Islanda, il Langisjor, coloratissimo e incastonato in uno scenario che non dimenticherete mai più.
Quindi le meraviglie geologiche di un territorio primordiale, quello ricompreso tra la fessura vulcanica di Eldgja e Landmannalaugar, probabilmente la parte più bella e spettacolare dell’intera Islanda.
La pista di Kjolur e il deserto lavico che conduce al Veidivotn.
Ovviamente queste sono le soste imperdibili ma visiteremo anche il lago Myvatn e le cascate di Godafoss e Gullfoss; la pittoresca Akureyri e il Parco nazionale di Thingvellir.
Il percorso entra nel vivo dopo aver visitato il cosiddetto “Circolo d’Oro”: visiteremo l’indescrivibile caldera dell’Askja e il sistema vulcanico di Laki e quindi il più bel lago d’Islanda, il Langisjor, coloratissimo e incastonato in uno scenario che non dimenticherete mai più.
Quindi le meraviglie geologiche di un territorio primordiale, quello ricompreso tra la fessura vulcanica di Eldgja e Landmannalaugar, probabilmente la parte più bella e spettacolare dell’intera Islanda.
La pista di Kjolur e il deserto lavico che conduce al Veidivotn.
Ovviamente queste sono le soste imperdibili ma visiteremo anche il lago Myvatn e le cascate di Godafoss e Gullfoss; la pittoresca Akureyri e il Parco nazionale di Thingvellir.
Sempre in sicurezza guaderemo fiumi e attraverseremo deserti di lava, in un susseguirsi di cambi di scenario che ci costringeranno a metabolizzare ogni singola visita di un itinerario che ci vedrà quasi sempre unici protagonisti dei posti che visiteremo.
Sono previsti durante le visite delle facili e brevi camminate per poter apprezzare ancor più l’incanto di un contesto che deve essere ancora scoperto dal turismo di massa.
Visiteremo infine alcuni dei fiordi più scenografici dell’isola, dove pianifichiamo piacevoli soste nei sonnolenti paesini di pescatori prima di rimanere incantati dalla mole del gigantesco ghiacciaio Vatnajokull.
Prima del rientro riusciremo anche a fare un giro a Reykjavik.
Sempre in sicurezza guaderemo fiumi e attraverseremo deserti di lava, in un susseguirsi di cambi di scenario che ci costringeranno a metabolizzare ogni singola visita di un itinerario che ci vedrà quasi sempre unici protagonisti dei posti che visiteremo.
Sono previsti durante le visite delle facili e brevi camminate per poter apprezzare ancor più l’incanto di un contesto che deve essere ancora scoperto dal turismo di massa.
Visiteremo infine alcuni dei fiordi più scenografici dell’isola, dove pianifichiamo piacevoli soste nei sonnolenti paesini di pescatori prima di rimanere incantati dalla mole del gigantesco ghiacciaio Vatnajokull.
Prima del rientro riusciremo anche a fare un giro a Reykjavik.
L’esperienza che vi propongo in Islanda è davvero unica: un itinerario che nessun operatore propone, poiché normalmente ci si avvale della facile accessibilità della Ring Road n1, la strada principale del paese che lo percorre in forma circolare, e che è meta costante di un massiccio afflusso turistico.
Ho pertanto elaborato un altro dei miei itinerari unici anche in Islanda: verrà percorsa soltanto una limitata porzione dell’arteria principale (ovviamente quella più interessante) e poi si abbandonerà il percorso asfaltato per dirigersi all’interno dell’isola, così da scoprire le aree geografiche più scenografiche ed entusiasmanti del paese.
Si atterra a Keflavik, e la prima, straordinaria destinazione si trova soltanto a qualche chilometro dal ritiro bagagli: la “Blue Lagoon” è una delle Spa più singolari del mondo: acque termali che sgorgano direttamente dal sottosuolo in uno scenario mozzafiato.
La temperatura di quasi 40 gradi centigradi e il colore blu cobalto invitano a indugiare più del necessario in questa gigantesca piscina a cielo aperto, ma si può anche optare per un trattamento massaggi o una maschera di fango, oppure rilassarsi nell’area apposita.
È questa una mera introduzione di un itinerario concepito per svelare ogni giorno scoperte inaspettate ed emozioni travolgenti.
Il percorso entra nel vivo dopo aver visitato il cosiddetto “Circolo d’Oro”: visiteremo l’indescrivibile caldera dell’Askja e il sistema vulcanico di Laki e quindi il più bel lago d’Islanda, il Langisjor, coloratissimo e incastonato in uno scenario che non dimenticherete mai più.
Quindi le meraviglie geologiche di un territorio primordiale, quello ricompreso tra la fessura vulcanica di Eldgja e Landmannalaugar, probabilmente la parte più bella e spettacolare dell’intera Islanda.
La pista di Kjolur e il deserto lavico che conduce al Veidivotn.
Ovviamente queste sono le soste imperdibili ma visiteremo anche il lago Myvatn e le cascate di Godafoss e Gullfoss; la pittoresca Akureyri e il Parco nazionale di Thingvellir.
Sempre in sicurezza guaderemo fiumi e attraverseremo deserti di lava, in un susseguirsi di cambi di scenario che ci costringeranno a metabolizzare ogni singola visita di un itinerario che ci vedrà quasi sempre unici protagonisti dei posti che visiteremo.
Sono previsti durante le visite delle facili e brevi camminate per poter apprezzare ancor più l’incanto di un contesto che deve essere ancora scoperto dal turismo di massa.
Visiteremo infine alcuni dei fiordi più scenografici dell’isola, dove pianifichiamo piacevoli soste nei sonnolenti paesini di pescatori prima di rimanere incantati dalla mole del gigantesco ghiacciaio Vatnajokull.
Prima del rientro riusciremo anche a fare un giro a Reykjavik.
Itinerari di massima
In giro per l’isola: 10 giorni
Atterraggio a Reykyavik, prima notte nella capitale. In 4×4 verso il Circolo d’Oro, poi i ghiacciai Langjökull ed Hofsjökull. L’area geotermica di Hveravellir, Akureyri, Godafoss e il lago Myvatn. La caldera di Askja e il Vatnajökull, il più grande ghiacciaio europeo. Lo Skeidaràrsandur, “deserto” di natura alluvionale e quindi si entra nella zona più bella e varia d’Islanda, limitata a sud dal ghiacciaio Myrdasjokull e dalla lunga fessura vulcanica di Eldgjà ed a nord dai sistemi vulcanici di Landmannalaugar, Hekla, Veidivotn. Il Langisjòr, il più bel lago d’Islanda, e Landmannalaugar. Rientro nella capitale.
In giro per l’isola: 10 giorni
Sono disponibili e personalizzabili ulteriori itinerari oltre a quelli proposti.
Periodo indicato
Da giugno a ottobre
Visti e vaccinazioni
per quanto riguarda i requisiti di ingresso e ogni documentazione necessaria, si rimanda al sito del Ministero degli Affari Esteri
Da giugno a ottobre
Visti e vaccinazioni
per quanto riguarda i requisiti di ingresso e ogni documentazione necessaria, si rimanda al sito del Ministero degli Affari Esteri
Visti e vaccinazioni
per quanto riguarda i requisiti di ingresso e ogni documentazione necessaria, si rimanda al sito del Ministero degli Affari Esteri