Nepal
Nepal
Otto dei 14 “Ottomila”, le montagne più alte del mondo; il rinoceronte indiano del Parco Chitwan. La magia di Pokhara e del suo lago incantato, i residenti locali che si inerpicano agili lungo i sentieri di montagna e le squisite decorazioni dei templi, che più le osservi più scopri dettagli sublimi.
I trekking d’alta quota, la vista dell’Everest all’alba da un punto panoramico e il versante nepalese del Kanchenjunga, la terza vetta più alta del pianeta. I colori sgargianti e gli odori intensi dei vicoli di Kathmandu, gli stupa di Bodhnath e Swayambhunath. I momo squisiti e una cucina che vi sorprenderà.
Frequento il Nepal da decenni e sono in grado di accompagnarvi in ogni angolo del paese.
Otto dei 14 “Ottomila”, le montagne più alte del mondo; il rinoceronte indiano del Parco Chitwan. La magia di Pokhara e del suo lago incantato, i residenti locali che si inerpicano agili lungo i sentieri di montagna e le squisite decorazioni dei templi, che più le osservi più scopri dettagli sublimi.
I trekking d’alta quota, la vista dell’Everest all’alba da un punto panoramico e il versante nepalese del Kanchenjunga, la terza vetta più alta del pianeta. I colori sgargianti e gli odori intensi dei vicoli di Kathmandu, gli stupa di Bodhnath e Swayambhunath. I momo squisiti e una cucina che vi sorprenderà.
Frequento il Nepal da decenni e sono in grado di accompagnarvi in ogni angolo del paese.
Ci sono andato, in Nepal, la prima volta per vedere Kathmandu e la zona di Pokhara: il mio primo ingresso nel paese proveniente dal Tibet, credevo di averne visto abbastanza dell’Himalaya.
Poi, ovviamente, mi sono accorto di aver sbagliato valutazione.
L’Everest visto dall’altro versante pare un’altra montagna; le innumerevoli valli ti fanno strabiliare per i colori delle colture che tappezzano il territorio e a prescindere dai picchi elevati all’intorno mentre la cultura locale, dimessa ma pregnante, riesce sempre a regalarti un fuori programma tale da dimenticarti (per pochi attimi, però) di guardare all’insù.
Per chi come me è nato e risiede abitualmente a livello del mare riflettere di scarpinare a un’altitudine media che tiene sotto i tacchi la quasi totalità dei cinque continenti è una sensazione che richiamo alla mente tutte le volte che mi reco da queste parti.
Ci sono andato, in Nepal, la prima volta per vedere Kathmandu e la zona di Pokhara: il mio primo ingresso nel paese proveniente dal Tibet, credevo di averne visto abbastanza dell’Himalaya.
Poi, ovviamente, mi sono accorto di aver sbagliato valutazione.
L’Everest visto dall’altro versante pare un’altra montagna; le innumerevoli valli ti fanno strabiliare per i colori delle colture che tappezzano il territorio e a prescindere dai picchi elevati all’intorno mentre la cultura locale, dimessa ma pregnante, riesce sempre a regalarti un fuori programma tale da dimenticarti (per pochi attimi, però) di guardare all’insù.
Per chi come me è nato e risiede abitualmente a livello del mare riflettere di scarpinare a un’altitudine media che tiene sotto i tacchi la quasi totalità dei cinque continenti è una sensazione che richiamo alla mente tutte le volte che mi reco da queste parti.
Le suggestioni più immediate, al di là dei numerosi itinerari possibili: da Pokhara è possibile compiere splendide escursioni per godere della vista dei massicci, e inoltre sono personalizzabili apposite escursioni in elicottero o in parapendio per una visuale differente e ancor più strepitosa dell’intero contesto.
Il Parco Chitwan è uno dei più straordinari dell’Asia: l’avvistamento del rinoceronte indiano è sempre un momento emozionante, e poi i coccodrilli e gli abitanti del parco e la tigre, ma per quest’ultima ci vuole molta fortuna, lo riconosco.
Un’opzione che io vi consiglio assolutamente è l’ingresso nel paese (o l’uscita, sono praticabili entrambe le soluzioni) transitando attraverso la stupenda “Friendship Highway”: questo vuol dire visitare anche Lhasa e dintorni e dunque qualche giorno in più nel Tibet.
L’ennesimo itinerario imperdibile tra quelli che vi propongo.Poiché sono consapevole che ve lo state chiedendo, ebbene sì, il terremoto ha provocato danni ingenti. Ma a me questo paese incanta sempre e comunque il patrimonio architettonico mantiene ancora il suo valore inestimabile, state tranquilli.
Le suggestioni più immediate, al di là dei numerosi itinerari possibili: da Pokhara è possibile compiere splendide escursioni per godere della vista dei massicci, e inoltre sono personalizzabili apposite escursioni in elicottero o in parapendio per una visuale differente e ancor più strepitosa dell’intero contesto.
Il Parco Chitwan è uno dei più straordinari dell’Asia: l’avvistamento del rinoceronte indiano è sempre un momento emozionante, e poi i coccodrilli e gli abitanti del parco e la tigre, ma per quest’ultima ci vuole molta fortuna, lo riconosco.
Un’opzione che io vi consiglio assolutamente è l’ingresso nel paese (o l’uscita, sono praticabili entrambe le soluzioni) transitando attraverso la stupenda “Friendship Highway”: questo vuol dire visitare anche Lhasa e dintorni e dunque qualche giorno in più nel Tibet.
L’ennesimo itinerario imperdibile tra quelli che vi propongo.Poiché sono consapevole che ve lo state chiedendo, ebbene sì, il terremoto ha provocato danni ingenti. Ma a me questo paese incanta sempre e comunque il patrimonio architettonico mantiene ancora il suo valore inestimabile, state tranquilli.
Il Nepal è una destinazione rinomata in tutto il modo per gli itinerari di trekking.
Tuttavia anche per chi non è disposto a scarpinare parecchio, e non ha troppo tempo a disposizione, è possibile apprezzare tantissimo di quello che il paese ha da offrire.
Kathmandu e la sua valle possono tenervi impegnati tranquillamente per un’intera settimana, ed è possibile addentrarsi nei recessi più spettacolari del paese con brevi tragitti percorribili col 4×4.
Vi farò vedere dei luoghi incantevoli, ve lo prometto!
Il Nepal è una destinazione rinomata in tutto il modo per gli itinerari di trekking.
Tuttavia anche per chi non è disposto a scarpinare parecchio, e non ha troppo tempo a disposizione, è possibile apprezzare tantissimo di quello che il paese ha da offrire.
Kathmandu e la sua valle possono tenervi impegnati tranquillamente per un’intera settimana, ed è possibile addentrarsi nei recessi più spettacolari del paese con brevi tragitti percorribili col 4×4.
Vi farò vedere dei luoghi incantevoli, ve lo prometto!
Ci sono andato, in Nepal, la prima volta per vedere Kathmandu e la zona di Pokhara: il mio primo ingresso nel paese proveniente dal Tibet, credevo di averne visto abbastanza dell’Himalaya.
Poi, ovviamente, mi sono accorto di aver sbagliato valutazione.
L’Everest visto dall’altro versante pare un’altra montagna; le innumerevoli valli ti fanno strabiliare per i colori delle colture che tappezzano il territorio e a prescindere dai picchi elevati all’intorno mentre la cultura locale, dimessa ma pregnante, riesce sempre a regalarti un fuori programma tale da dimenticarti (per pochi attimi, però) di guardare all’insù.
Per chi come me è nato e risiede abitualmente a livello del mare riflettere di scarpinare a un’altitudine media che tiene sotto i tacchi la quasi totalità dei cinque continenti è una sensazione che richiamo alla mente tutte le volte che mi reco da queste parti.
Le suggestioni più immediate, al di là dei numerosi itinerari possibili: da Pokhara è possibile compiere splendide escursioni per godere della vista dei massicci, e inoltre sono personalizzabili apposite escursioni in elicottero o in parapendio per una visuale differente e ancor più strepitosa dell’intero contesto.
Il Parco Chitwan è uno dei più straordinari dell’Asia: l’avvistamento del rinoceronte indiano è sempre un momento emozionante, e poi i coccodrilli e gli abitanti del parco e la tigre, ma per quest’ultima ci vuole molta fortuna, lo riconosco.
Un’opzione che io vi consiglio assolutamente è l’ingresso nel paese (o l’uscita, sono praticabili entrambe le soluzioni) transitando attraverso la stupenda “Friendship Highway”: questo vuol dire visitare anche Lhasa e dintorni e dunque qualche giorno in più nel Tibet.
L’ennesimo itinerario imperdibile tra quelli che vi propongo.Poiché sono consapevole che ve lo state chiedendo, ebbene sì, il terremoto ha provocato danni ingenti. Ma a me questo paese incanta sempre e comunque il patrimonio architettonico mantiene ancora il suo valore inestimabile, state tranquilli.
Il Nepal è una destinazione rinomata in tutto il modo per gli itinerari di trekking.
Tuttavia anche per chi non è disposto a scarpinare parecchio, e non ha troppo tempo a disposizione, è possibile apprezzare tantissimo di quello che il paese ha da offrire.
Kathmandu e la sua valle possono tenervi impegnati tranquillamente per un’intera settimana, ed è possibile addentrarsi nei recessi più spettacolari del paese con brevi tragitti percorribili col 4×4.
Vi farò vedere dei luoghi incantevoli, ve lo prometto!
Itinerari di massima
Kathmandu e la sua valle
i monumenti della capitale e gli stupa di Bodhnath e Swayambhunath. L’alba a Nagarkot coi raggi di sole che tinteggiano l’Everest L’incanto e la magia dell’architettura Newari a Patan e Bhaktapur
Kathmandu e Pokhara
Il Mustang
Le vette più alte del mondo
Kathmandu e la sua valle
i monumenti della capitale e gli stupa di Bodhnath e Swayambhunath. L’alba a Nagarkot coi raggi di sole che tinteggiano l’Everest L’incanto e la magia dell’architettura Newari a Patan e Bhaktapur
Kathmandu e Pokhara
Il Mustang
Le vette più alte del mondo
Sono disponibili e personalizzabili ulteriori itinerari oltre a quelli proposti.
Esempio itinerario
Nepal classico:
10 giorni- Kathmandu e dintorni; Pokhara e la sosta a Bandipur
Per chi in Nepal non c’è mai stato, la corretta introduzione comporta la visita della capitale e delle attrattive della Valle di Kathmandu per poi spostarsi a Pokhara.
Prenderemo confidenza col paese addentrandoci nei vicoli della città vecchia e dedicheremo tutto il tempo necessario agli splendidi intarsi protetti dall’UNESCO.
In riva al lago a Pokhara ci rilasseremo in una splendida cornice naturalistica, lungo il tragitto all’andata o al ritorno sosteremo a Bandipur.
Esempio itinerario
Nepal classico:
10 giorni- Kathmandu e dintorni; Pokhara e la sosta a Bandipur
Per chi in Nepal non c’è mai stato, la corretta introduzione comporta la visita della capitale e delle attrattive della Valle di Kathmandu per poi spostarsi a Pokhara.
Prenderemo confidenza col paese addentrandoci nei vicoli della città vecchia e dedicheremo tutto il tempo necessario agli splendidi intarsi protetti dall’UNESCO.
In riva al lago a Pokhara ci rilasseremo in una splendida cornice naturalistica, lungo il tragitto all’andata o al ritorno sosteremo a Bandipur.
Periodo indicato
Aprile e maggio
Da ottobre a dicembre
Visti e vaccinazioni
per quanto riguarda i requisiti di ingresso e ogni documentazione necessaria, si rimanda al sito del Ministero degli Affari Esteri
Aprile e maggio
Da ottobre a dicembre
Visti e vaccinazioni
per quanto riguarda i requisiti di ingresso e ogni documentazione necessaria, si rimanda al sito del Ministero degli Affari Esteri